La differenza è molto importante: uno psicologo ha preso una laurea di 3 anni più altri 2, ha svolto un tirocinio post-lauream per accedere all’Esame di Stato e all’iscrizione all’Albo Professionale. Con questa preparazione si può solo fare lavoro di psicodiagnostica, consulenza, psicoeducazione, riabilitazione, ma non di psicoterapia.
Per essere psicoterapeuti occorre un’ulteriore specializzazione di 4 anni, in una scuola pubblica o riconosciuta dal Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca), durante la quale si svolgono 500 ore l’anno di didattica, tirocinio, esami e anche psicoterapia per se stessi. E’ un percorso impegnativo, costoso, sia economicamente che emotivamente, ma è necessario per mettersi in discussione, per lavorare sulle proprie consapevolezze per essere poi in grado di lavorare sulle consapevolezze delle persone che vedremo in futuro. Come si può ben capire, chi ha svolto un percorso di specializzazione in psicoterapia ha un’ulteriore competenza che gli permette di non fermarsi “in superficie”, ma riesce ad essere molto più efficace, ad andare molto più a fondo nel “comprendere il funzionamento” dell’altro.
E’ fondamentale rivolgersi a persone competenti e preparate perché un percorso conoscitivo profondo va gestito con molta attenzione, delicatezza e rispetto. Non tutte le scuole sono uguali, ci sono diverse correnti di pensiero e diversi orientamenti (questo è il mio orientamento); quando si decide per un percorso psicoterapico, io consiglio sempre di provare una seduta con più terapeuti e sentire quale si sente più adatto alle proprie esigenze relazionali. E’ un percorso che porta cambiamenti nella propria vita e quindi bisogna scegliere con attenzione!