L = Lesbiche
G = Gay
B = Bisessuali
T = Transgender (o transessuali)
Q = Queer
I = Intersessuali
A = Asessuali
PK = Pansessuali
Questa legenda riassume i vari orientamenti sessuali. Chi si sente parte della comunità LGBT sa bene a quale gruppo appartiene. Ho deciso di parlarne come una mia area di interesse perché molte persone sviluppano problemi psicologici e sofferenza, non perché si sentono parte di uno di questi gruppi di persone, ma perché possono essere vittima di discriminazione e di violenza e a causa di questo possono vivere un senso di solitudine di fronte ad un mondo che crea divisione sulla base del pre-giudizio. Il senso di identificazione e appartenenza sono fondamentali per tutti gli esseri umani e poter avere delle persone di riferimento, un gruppo che ci faccia sentire parte di qualcosa, è importante. In Italia sorgono molte associazioni LGBT e si possono facilmente trovare su internet su qualsiasi motore di ricerca con riferimenti e indirizzi delle zone dove si vive e poter quindi entrare in contatto con persone con cui si ha voglia di relazionarsi e magari condividere le difficoltà della vita quotidiana. Se anche questo non aiuta, trovare un terapeuta fidato con cui parlarne può essere di grande sollievo.
Può chiedere aiuto anche colui che ancora non ha chiaro cosa succede dentro di sé e lo porta a soffrire. Soprattutto in adolescenza, quando si comincia a sentire e a provare emozioni molto intense, ma che possono essere confuse e poco chiare. A questa età ci sono i primi approcci con il gruppo dei pari o con persone dell’altro sesso, ci sono le prime cotte e innamoramenti e dopo “essersi pensati” come etero per anni, così come da imposizione sociale, prendiamo invece una cotta per una persona del nostro stesso sesso e questo può mandarci in crisi. Potremmo non accettarlo, provare forte vergogna, avere paura del giudizio, sentirci totalmente paralizzati da una consapevolezza del genere. A volte può succedere che la cosa non sia così chiara e ci si innamori sia di persone dello stesso sesso che di quello opposto: l’adolescenza è l’età della sperimentazione, della esplorazione (più incosciente che cosciente, come è giusto che sia), l’età del capirsi e del confrontarsi. Se queste emozioni ci portano a soffrire per qualsiasi motivo, allora è il caso di rivolgersi ad un terapeuta, con il quale costruire un rapporto di fiducia e poter esprimere il proprio disagio e prendere consapevolezze di quello che proviamo, per arrivare a capire chi siamo.
Possono capitare momenti di dubbio anche in età adulta, ci sono molte generazioni in molte aree geografiche italiane che sono state cresciute con un’idea davvero molto negativa di tutto ciò che devia dalla cosiddetta “normalità”, pertanto potremmo aver ripudiato, rifiutato, soffocato delle sensazioni che potevano portarci a vivere la nostra sessualità in modo diverso. Prendere nuove consapevolezze da adulti, può essere destabilizzante, per la paura del giudizio sociale, perché si può trovare impossibile e insormontabile esprimere liberamente quello che si è compreso di se stessi. Come continuo a ripetere, è importante chiedere aiuto quando si perde la serenità.