Molto spesso questa domanda non se la pongono solo i bambini o gli adolescenti o i giovani adulti: molto spesso questa domanda se la pongono anche adulti che non si sentono realizzati. Molto spesso ci capita di pensare ai progetti che si faceva da giovani e a ritrovarci a fare tutt’altro nel bene o nel male. Nel bene, perché a discapito di progetti non realizzati, magari abbiamo messo su una famiglia che adoriamo, nel male, perché magari ci domandiamo come sarebbe stata la nostra vita se avessimo fatto delle scelte diverse.
Per un adolescente questa domanda invece diventa la base per creare i presupposti per porsi degli obiettivi e raggiungerli. Da bambino poteva sognare di essere un astronauta, ma a 15 o 16 già può capire se è portato per studiare ingegneria aerospaziale o no e quindi i sogni impattano con la realtà e l’adolescente, con lo sviluppo di un pensiero astratto, comincia a capire cosa davvero può essere alla sua portata. Bisogna però considerare che non è detto che in adolescenza si abbiano le idee chiare su quello che si è e si vuole fare, si passano momenti di vera confusione e non sempre un confronto con i genitori è possibile. Nonostante il bel rapporto che si possa avere con il proprio figlio, in adolescenza si è meno portati a chiedere aiuto ai propri genitori e in questo caso avere un confronto con un esperto potrebbe essere indicato. Avere di fronte una persona competente che ci permetta di capire come siamo o cosa siamo ci porta beneficio per tutta la vita.
Se non si riesce a comprendersi e si fanno le scelte sulla base di ciò che è facile da fare e non sulla base di quanto ci piace una determinata cosa, si potrebbe diventare degli adulti insoddisfatti. Ed ecco perché potrebbe essere indicato rivolgersi ad un esperto anche in età adulta, soprattutto se ci si ritrova a fare un lavoro che non piace, o se ci si rende conto di aver fatto sempre scelte obbligate, questo può portarci col tempo ad un senso di insoddisfazione, come se nella propria vita non stiamo riuscendo ad ottenere nulla di quello che avevamo desiderato, progettato e voluto. Ci possiamo ritrovare a cambiare spesso lavoro e non capiamo il perché, oppure ad essere irritati e stressati e non capire chiaramente cosa c’è che non va, oppure sentire che non stiamo bene in quello che facciamo e non abbiamo idea di come fare a cambiare la situazione o ci sembra troppo tardi per cambiarla. Sentirsi imprigionati nella propria quotidianità è obiettivamente malsano e frustrante e anche in questo caso chiedere aiuto può creare i presupposti per capire meglio come agire sulle situazioni e magari reinventarsi per avere una vita lavorativa più soddisfacente.